Bancare quote basse è una delle strategie più in voga tra coloro che si approcciano al Betting Exchange con un atteggiamento professionale.
Ma è davvero una strategia che può portare benefici e quindi potenzialmente far generare profitto, oppure consiste nell’ennesima trovata di qualche sgangherato che in realtà non sa nemmeno di ciò di cui parla? In questo caso la risposta è una via di mezzo.
Sono anni che vado ripetendo il concetto che non bisogna bancare o puntare a determinate quote specifiche, e che non è nemmeno vero che il Betting Exchange è “migliore” del Betting tradizionale.
Betfair non è nelle preferenze dei Bettor più forti. Il concetto è semplice, e spero che finalmente qualcuno con un po’ di intelligenza, lo comprenda.
Bancare quote basse nel Betting Exchange: La verità
Non esiste nessuna strategia da applicare a tappeto come qualcuno vorrebbe. Queste strategie o tecniche, che dir si voglia, non sono null’altro che un modo per invogliare le persone ad operare nel Betting Exchange con una presunta possibilità di generarci profitto.
Sono stato un professionista del Betting Exchange, forse uno dei più profittevoli nel panorama Europeo come i miei stessi clienti potevano confermare, e sono stanco di tutte le menzogne che si leggono in rete in lingua italiana. Per un tempo mi sono occupato solamente di operatività tradizionale, perché oggettivamente fare trading sportivo è molto più impegnativo che seguire l’operatività normale.
Però ho deciso, a distanza di anni, di tornare ad occuparmi di trading, e continuo a vedere concetti espressi a cui non seguono i fatti. Vedo veramente troppe persone con idee fantasiose su presunte strategie con cui vincere col trading sportivo a cui però non seguono fatti inconfutabili sul fatto che loro realmente ci guadagnino. Ed io subito che ci guadagnino, perché conosco il settore, e ciò che sostengono a me non sembra affatto corretto.
Noi, per esempio, proprio per dimostrare che ciò che sosteniamo sia la verità abbiamo iniziato a tracciare le performance su una piattaforma che ci certifica i numeri, e direi che i nostri numeri sono pazzeschi. Certo, sono numeri fatti col betting tradizionale, ma sono comunque dimostrazione che capiamo di Betting.
Chi sostiene che si debba bancare a quote basse e puntare a quote alte sostiene una cosa che senz’altro può tornare utile per i neofiti, ma che non è propriamente corretta, almeno non del tutto.
Non bisogna bancare a quote basse e puntare a quote alte, che è un concetto che mi aspetto da parte di qualcuno che non si è mai cimentato realmente con la materia.
Questo perché se io andassi a bancare quota 1.10 e questa avesse la reale probabilità di verificarsi pari ad una bancata 1.07, io sono un morto che cammina, inesorabilmente perderò il mio denaro. Betfair è uno strumento serio e va utilizzato bene.
La stessa cosa dicasi per le puntate a quote alte, perché se io puntassi a quota 5.00 ma la quota reale fosse quota 5.80, anche in questo caso io sono un morto che cammina e inesorabilmente andrò a perdere.
Certamente, la strategia di bancare quote basse come per esempio bancare quote 1.01 può avere senso dal momento in cui sei un neofita, non sai valutare correttamente le quote reali e non hai software come MidaBet.
Questo perché essendo tu incompetente non sei chirurgico nelle valutazioni, e non essendo chirurgico ti devi prendere tutto il potenziale margine (immaginario) operativo che ti occorre per fare profitto. Ma questo vale solo se sei alle prime armi. Per gli altri una cosa del genere non è molto sensata, perché ogni quota deve avere valore senza sé e senza ma, poi a che quota si punti o si banchi non ha importanza.
Bancare quote basse: Conviene veramente?
Bancare quote basse può avere senso dal momento in cui hai deciso di buttare un po’ di soldi per fare esperienza, invece di rivolgerti ad un professionista che possa indirizzarti da subito sul percorso giusto per operare professionalmente.
Bancare a quote basse ti consentirà di limitare i danni dovuti ad una scarsa preparazione, ma non è assolutamente il modo per operare per ottenere profitti.
Perché come è sempre stato detto in questi spazi, esiste un unico modo per riuscire a generare profitto che si tratti di Betting Exchange o di Betting Tradizionale ed è operare con quote di valore che permettano di ottenere uno Yield positivo, grazie al quale potrai mediante il turnover ottenere dei risultati positivi con cui vivere di Betting.
Perché molti decidono di bancare quote basse?
Molti decidono di bancare quote basse perché ritengono di avere maggiore margine d’errore, e che quindi si riduca la possibilità di fare danni.
La cosa ha persino un senso, ma solo se a farla è un professionista, invece nel caso in cui la persona che va ad applicare questa “strategia” dovesse essere un amatore, la suddetta strategia sortirà l’effetto contrario facendo perdere denaro (e molto) al trader sportivo improvvisato.
In rete si leggono spesso presunte strategie su quando entrare a mercato, naturalmente sono tutte strategie fallaci perché prive di fondamenta matematiche che ne certifichino l’efficienza. Per esempio, matematicamente parlando fino a non molto tempo fa possedevamo dati di Pinnacle che ci dimostravano come ci fosse del valore solo sulle favorite nel mercato in early, cioè quello d’apertura. E lo stesso probabilmente valeva per il Betting Exchange.
Ritengo che ognuno debba trovare la propria strada maestra e costruirsi un abito su misura con cui operare, dunque, non posso che consigliare il mio manuale sull’individuazione delle quote di valore. Il Manuale è pensato per il Betting Tradizionale, ma naturalmente è applicabile anche al Betting Exchange.