Scommettere a Massa Pari: Come funziona?

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La Massa Pari è il sistema di Betting, inteso come strumento di gestione del capitale, più utilizzato dagli scommettitori professionisti insieme alla gestione a stake e all’Antimartingala. Personalmente, ritengo che la Massa Pari per quanto eccezionale, non sia la gestione di money management più efficiente, perché trovo che una gestione a stake variabile sia la cosa più sensata da fare.

Ma basta ed avanza per guadagnare bene nel caso in cui si riesca a trovare quote sbagliate, cioè quote di valore.

L’idea di utilizzare la Massa Pari per poter essere vincenti nelle scommesse sportive è una saggia idea, ma deve essere accompagnata da una corretta perizia delle partite, altrimenti nemmeno il miglior money management o strategia del mondo, ci consentirà di guadagnare.

 

Scommettere a Massa Pari: Cosa significa?

Scommettere a Massa Pari è un modo molto intelligente per approcciarsi alle scommesse sportive, questo non significa che si vinca in automatico, ma che permette di limitare le perdite nel caso in cui non si riesca a trovare valore. Invece, sistemi come il raddoppio e la martingala sono utilizzati dagli scommettitori perdenti che hanno un’avversione alla perdita, e finiscono per bruciare tutto il loro denaro.

Scommettere a Massa Pari significa scommettere sempre la stessa cifra, e non la stessa percentuale come crede qualcuno, quella è l’Antimartingala.

Quindi, nel caso in cui avessi un budget da investire nelle scommesse pari ad euro 2.000,00€ e per esempio decidessi di operare a Massa Pari, potrei ritrovarmi a piazzare operazioni fisse da 20,00€ o di 40,00€. Lo stake deve essere fisso.

La Massa Pari è profittevole?

Come scrivevamo, la Massa Pari è uno dei modi più diffusi tra gli scommettitori professionisti per gestire il capitale, ci sono vere leggende della materia che utilizzano esclusivamente Massa Pari, ma la maggioranza dei professionisti preferisce modellare lo stake in base all’affidabilità, cosa che preferiamo anche noi di BetSystem.

Per essere profittevoli a Massa Pari bisogna essere in grado di trovare il valore, per cui saper individuare correttamente le quote di valore perché altrimenti non c’è money management che tenga e si sarà sempre in negativo. Devi necessariamente capire come studiare un pronostico  altrimenti anche se lentamente perderai comunque tutto il capitale.

Se vuoi vincere devi obbligatoriamente usare la matematica per fare profitto con le scommesse. Devi obbligatoriamente trovare le Value Betltrimenti al netto di una situazione di varianza positiva che potrebbe capitarti, quando avrai raccolto un campione di scommesse statisticamente rilevante sarai in negativo.

Senza la capacità di individuare correttamente le operazioni di valore, la Massa Pari permetterà di divertirci facendo durare di più la nostra cassa, ma inevitabilmente andremo a perdere.

Uno degli errori più banali commessi dagli scommettitori amatoriali, che dimostrano che non solo non sanno niente di Betting, ma nemmeno di Matematica di base, è che scommettono solitamente su un solo bookmakers, quando invece un professionista opera potenzialmente su tutti i bookmakers perché deve sempre scommettere dove la quota è più alta.

Quanto si guadagna con la Massa Pari?

Molti professionisti sostengono si possa diventare ricchi riuscendo a fare il 2% di Yield. Questo è vero, ma solo in caso di un’operatività estremamente ricca di operazioni, parliamo di persone che fanno tranquillamente 1000 operazioni al mese.

Questi numeri in rete non li leggerete, perché chi gestisce siti di Betting solitamente è un marketer che vi prende in giro. Invece, io che sono un professionista conosco i numeri reali.

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Un professionista che opera in maniera discrezionale, operando con circa 200-300 operazioni l’anno su competizione molto liquide (non equamente diffuse durante l’anno, perché c’è chi opera solo su determinate competizioni), potrebbe avere uno Yield che si aggira attorno al 12%, oltre significa essere tra i migliori in assoluto o dei bugiardi.

La maggioranza dei professionisti hanno performance tra il 5% e il 7%, ma bisogna considerare che operano spesso su competizioni dove non vi è problema a piazzare anche decine di migliaia di euro. Chi opera su leghe minori potrebbe avere anche uno Yield sopra il 12%, ma realisticamente non potrà piazzare grandi somme, e questo gli impedirà di arrivare a guadagnare grandissimi importi.

 

Mentre, invece, coloro che operano basandosi esclusivamente sulle analisi fornite da software di loro invenzione (o MidaBet), senza aggiungere nulla di proprio hanno mediamente tra l’1 e il 3,0 % di Yield.

Il segreto di questi ultimi è che riescono a guadagnare tantissimo grazie alla mole enorme di operazioni (solitamente oltre 500 al mese).

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Guadagno con la Massa Pari: I numeri

Le percentuali che abbiamo visto, si calcolano semplicemente andando ad applicare tali percentuali alla somma totale investita.

Per cui, se uno scommettitore professionista operasse con un capitale di euro 40.000,00€ e decidesse di fare operazioni con uno stake pari al 1% della cassa, in un anno potrebbe fare 200 operazioni con un profitto netto del 12% sul totale investito (turnover).

Questo sta a significare che avrebbe scommesso 400,00€ per 200 investimenti, cioè 200 operazioni (quanto suona male la parola scommesse in questo caso).

Quindi il nostro amico avrebbe scommesso 80.000,00€ totali, e avrebbe ottenuto un utile netto di 9.600,00€.

In questo caso non dovremmo nemmeno parlare di scommettitore professionista, ma di semi-professionista, viste le cifre.

Un professionista di medio livello arriva a movimentare serenamente 20.000,00€ a settimana, che è grosso modo quello che muovo io, generando quindi un totale scommesso nell’anno di circa 1 milione di euro, procurando un profitto netto di 70.000,00€ con uno Yield del 7%.

Dall’altra parte, abbiamo l’altra corrente di pensiero, quella di chi ha in qualche modo automatizzato il lavoro e fa tranquillamente almeno 500 operazioni al mese. Ipotizziamo che queste operazioni siano da 500,00€ ciascuna, cioè l’1% di un budget di 50.000€ (niente di impressionante, anzi, da professionista medio-basso).

Con 500,00€ piazzati su 500 operazioni mensili, a Massa Pari, quindi, il nostro professionista avrebbe investito un totale di euro 250.000,00€ al mese (sembra impressionante, ma non lo è). Quindi, in un anno, parliamo di 3 milioni di euro.

Viene da sé, in automatico, sottolineare che anche uno Yield del 2% è tantissimo, perché parliamo di 60.000,00€ l’anno, con un’operatività molto meno faticosa di quanto si creda.

Ovviamente non tutti hanno queste somme disponibili, ma anche partire con 2000 euro e fare operazioni da 20,00€ è un buon inizio. Poi piano piano, la cassa aumenterà.

Ingenuamente si può credere che il Bettor professionista dell’esempio sopra se la passi meglio perché investe di meno, ma in realtà passa molte più ore a seguire i match e a fare mille valutazioni che invece nel secondo caso non vengono fatte.

A lungo andare, tutti i bettor discrezionali hanno lavorato per acquisire una montagna di dati con cui rendere il lavoro più semplice, o si sono ritirati perché distrutti mentalmente, ma comunque benestanti.

Il ROI è differente dallo Yield perché non si calcola sul turnover, ma sul capitale iniziale investito.

Una cosa che mi preme sottolineare è che il Betting se non è una straordinaria passione (qualcuno preferisce il Betting a qualsiasi altra cosa nella vita, tolti gli affetti personali, e non per ludopatia) fatto professionalmente non ne vale la pena.

Perché una mente in grado di guadagnare dai 100.000,00€ l’anno in su con il Betting, eccellerà in tantissimi altri campi con sforzi estremamente minori perché come avversario non avrà colossi miliardari (bookmakers), pieni di mezzi, ma persone più comuni. E il suo acume farà la differenza.

Personalmente, morirò periziando partite perché ce l’ho nel DNA.

La Massa Pari è il miglior modo di gestire il bankroll nelle scommesse?

Non credo che la Massa Pari possa rappresentare il miglior modo di gestire la cassa, ma è senz’altro il modo più tranquillo di farlo ed è uno straordinario punto di partenza dal quale partire, per poi, in base ai propri storici e alla propria redditività sui mercati, lavorare per ottimizzare le entrate con money management creati su misura, come una gestione a stake variabile in base al valore atteso sulle singole competizioni.

Infatti, noi, utilizzano una modulazione delle puntate in base all’affidabilità degli eventi siamo riusciti ad ottimizzare le nostre performance e avere profitti maggiori con il prodotto di consulenza erogato ai nostri clienti, i cui risultati sono certificati da altri.

Gli stake in foto sono doppi rispetto a quelli suggeriti ai clienti, in quanto noi operiamo in maniera leggermente più aggressiva, con i clienti operiamo con lo 0,7% medio del capitale, noi operiamo tranquillamente con una percentuale pari al 1,4%.

Come puoi notare tendenzialmente più è alto lo stake e più guadagniamo, proprio perché moduliamo gli stake in base all’affidabilità dell’evento. Per questa ragione non siamo dell’avviso che la massa pari sia il modo migliore di operare, in quanto non ottimizza le performance.

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